venerdì 23 maggio 2008

Ciliegie sotto spirito

A chi non piacciono le ciliegie? Per gustare questi frutti rossi anche in inverno possiamo conservarli con l’alcool.




Ingredienti:

1 kg di ciliegie sode
380 gr di alcool a 95°
350 gr di acqua (per lo sciroppo)
200 gr di zucchero (per lo sciroppo)

Procedimento:

Lavare, asciugare le ciliegie e tagliare il picciolo lasciandone un pezzettino. Metterle
nei vasetti a chiusura ermetica molto vicine una all’altra. Intanto preparare lo sciroppo versando lo zucchero in un pentolino con 350 gr. di acqua. Quando lo sciroppo è limpido spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.
Aggiungere l’alcool allo sciroppo freddo, mescolare bene e versarlo nei vasi fino a coprire tutte le ciliegie. Chiudere ermeticamente e consumare non prima di un paio di mesi.

mercoledì 21 maggio 2008

Appunti di viaggio: Grecia classica e Santorini



21 maggio 1989


19 anni fa, una giornata soleggiata: il giorno del mio matrimonio con Paolo. Eravamo davvero giovani: quasi 21 anni io, 25 lui.

Dedico questo racconto proprio a Paolo con cui ho condiviso tutti questi anni, quelli prima e spero, quelli avvenire.

Il nostro viaggio di nozze è stato un po’ fuori dal comune. Non abbiamo programmato tutto nei minimi dettagli come si usa adesso. Abbiamo prenotato solo un traghetto che da Brindisi salpava per Patrasso – Grecia. Dopo 670 km in auto ci siamo imbarcati credendo finalmente di riposarci durante la notte. Macché! Una notte da incubo … si sentiva bussare, ad intervalli di poche ore, energicamente alla porta della cabina e una voce annunciava la fermata imminente: Corfù!, Igoumenista!.. Paxos! L’indomani, giunti a Patrasso siamo sbarcati insieme alla mitica Renault 5 e seguendo un taxi ci siamo fatti accompagnare presso un’agenzia viaggi della quale conoscevamo solo nome e indirizzo comunicatoci da un amico.

I primi tre giorni li abbiamo trascorsi ad Atene, città meravigliosa, caotica e ricca di storia. I restanti giorni a Santorini che abbiamo raggiunto con un volo interno.

Mi tornano alla mente le immagini di noi due che trascinavamo le nostre valige lungo una salita per giungere al nostro alloggio: una stanza senza bagno all’interno ma nel piano come ancora si usava. A parte questo l’isola era davvero meravigliosa: una perla nelle cicladi meridionali, circondata da un mare Egeo blu cobalto. Il villaggio principale Thira era un susseguirsi di caratteristiche case bianche che contrastavano col paesaggio vulcanico e le spiagge nere e tante stradine che lo attraversavano. Ricordo altri 2 villaggi molto carini: Imerovigli e Firostefani.

Una mattina abbiamo fatto un’escursione in nave fino ad una zona ricca di sorgenti sulfuree di acqua calda.. un piacere farci il bagno ma per arrivarci dovevamo tuffarci dalla nave e percorrere a nuoto, nell’acqua piuttosto fredda, qualche decina di metri. Risultato: l’indomani ero a letto con un atroce mal di gola e febbre a 38° e un medico greco a cui dovevo spiegare i sintomi. Siamo tornati a casa in anticipo con un gran dispiacere per aver lasciato in anticipo quella terra, culla della nostra civiltà, disseminata di siti archeologici e dove si pensa che la mitica Atlantide, la città sommersa, sia sepolta proprio lì, a Santorini.

Le foto sono di scarsa qualità essendo diapositive passate sullo scanner… Che invenzione le digitali!

Grecia

lunedì 19 maggio 2008

,,,con le piume e pronti a volare...




Probabilmente questa sarà l'ultima fotografia. Ora che hanno tutte le piume sono pronti a lasciare il nido ... Questa esperienza è stata utile anche per mia figlia ... e spero anche per altri bambini: nessun uccellino merita di vivere in gabbia!

...con le piume e pronti a volare...

cinciallegra

Probabilmente questa sarà l'ultima fotografia. Ora che hanno tutte le piume sono pronti a lasciare il nido ... Questa esperienza è stata utile anche per mia figlia ... e spero anche per altri bambini: nessun uccellino merita di vivere in gabbia!

vf

Probablement celui-ci sera la dernière photographie. Maintenant qu'ils ont toutes le piume sont prêts à laisser le nid… Cette expérience a été utile même pour ma fille… et j'espère même pour les autres enfants: aucun oiseau mérite de vivre en cage !




venerdì 16 maggio 2008

Appunti di viaggio: Umbria



Il nostro viaggio è iniziato l’anno scorso. Cercavamo un posto non troppo lontano per trascorrere tre giorni. Abbiamo scelto l’Umbria luogo di incontro di storie e culture dove il passato emerge con vigore, dove ci si cala fuori dal tempo, fra arte, natura e itinerari gastronomici. Le prime tappe sono state Castiglione del Lago sul lago Trasimeno e Perugia. Da non perdere, prima di giungere ad Assisi una sosta a Cortona – Eremo Le Celle dove San Francesco nel 1226 trascorse gli ultimi mesi prima della sua morte e dove preparò il testamento della sua esperienza spirituale.

Ciò che Assisi, cuore della spiritualità francescana, trasmette, è indescrivibile: emozioni vive che lasciano un’impronta indelebile nel cuore e nella Basilica gli affreschi di Giotto e Cimabue aprono gli occhi.

Il nostro girovagare ci ha portato a visitare Corciano, un antico borgo medievale inserito fra i borghi più belli d’Italia, ricco di testimonianze storiche e di opere d’arte. Fra vicoli e scalinate e torri abbiamo cenato al ristorante “Il convento” delizioso posticino trovato quasi per caso.

Ciò che più mi affascina di questa regione è il trovare continuamente paesini arroccati dove sono tangibili i segni del periodo medievale: Spello ad esempio. Una meraviglia nel mese di maggio nella cornice della manifestazione “finestre, balconi e vicoli fioriti”. Dalle foto si può ammirare quanto sia bello. Pochi giorni fà abbiamo proseguito il viaggio visitando la restante parte dell’Umbria. Sempre tre giorni ma intensi. Trevi, le Fonti del Clitunno, Spoleto, le cascate delle Marmore, e l’ altopiano dei Monti Sibillini dove si erge a 1452 m s.l.m. Castelluccio di Norcia piccolo borgo famoso per la coltivazione della lenticchia più piccola esistente che ha ottenuto il marchio IGP (Identificazione Geografica Protetta) e utilizzata nell’alta gastronomia. Voglio spendere due parole a proposito dell'agriturismo Fonte Antica dove abbiamo pernottato. Si trova a Campi di Norcia un casale padronale umbro del 700 che conserva e trasmette intatte le tradizioni del tempo. Grande cura negli ambienti e nelle camere e una cucina squisita. Mi piacciono gli oggetti del passato e in questi due giorni ho avuto modo di ammirarli nella loro bellezza. Ci sarebbe molto altro da raccontare ma forse le foto rendono più delle parole.




Umbria


vf
Notre voyage est commencé l'année passée. Nous cherchions une place pas trop loin pour passer trois jours. Nous avons choisi l'Ombrie lieu de rencontre d'histoires et cultures où le passé émerge avec vigueur, où on nous baisse hors du temps, entre art, nature et itinéraires gourmands. Les premières étapes ont été Castiglione du Lac sur le lac Trasimeno et Pérouse. À ne pas perdre, avant d'arriver à Assisi, Cortona - Eremo le Celle où Saint Francçois en 1226, passa ses derniers mois avant de mourir et où prépara le testament de son expérience spirituelle. Ce qui Assisi, coeur de la spiritualité fransiscaine, transmet, est indescrivibile : des émotions vivantes qui laissent traces indélébiles dans le coeur et dans la Basilique les affreschi de Giotto et Cimabue ouvrent les yeux. Notre voyage nous a portés à visiter Corciano, un ancien bourg médiéval inséré parmi les bourgs plus beaux d'Italie, riche de témoignages historiques et d'oeuvres d'art. Entre des ruelles et perrons et tours nous avons dîné au restaurant « le couvent » délicieux lieu trouvé presque par hasard. Ce que plus il me fascine de cette région est trouver continuement des villages roqués où ils sont tangibles les signes de la période médiévale : Spello par exemple. Un étonnement dans le mois de mai dans le cadre de la manifestation « fenêtres, balcons et ruelles fleuris ». En régardant les photos on peut admirer comme il soit beau. Peu de jours il y à, nous avons poursuivi le voyage en visitant la restant partie de l'Ombrie. Cette fois aussi trois jours mais intenses. Trevi, les Sources du Clitunno, Spoleto, les chutes des Marmore, et le haut plateau des Monts Sibillini où erge à 1452 m s.l.m. Castelluccio de Norcia petit bourg célèbre pour la cultue de la lentille plus petite existante qui a obtenu la marque IGP (Identification Géographique Protégée) et utilisée dans la haute gastronomie. Je veux dire un mot à propos de l'agro-turisme "Fonte Antica" (Source Ancienne) où nous avons couché. Il se trouve à Campi de Norcia une ferme padronale du 700 qui conserve et transmet intactes les traditions du temps. Grand soin dans les milieux et dans les chambres et une cuisine exquise. J'aime beaucoup les objets du passé et dans ces deux jours j'ai eu mode de les admirer dans leur beauté. Il y aurait beaucoup d'autre à reconter mais peut-être les photos rendent plus des mots. On peut voir même ce petit videoclip (attendre pour le chargement environ 40-50 secondes et allumer les caisses ! !)


mercoledì 14 maggio 2008

I piccoli della cinciallegra



Eccoli, sono nati! I piccoli sono solo quattro (almeno sembra) ed è possibile che le altre cinque uova non siano state più covate. Non sono stupendi? Fra una settimana vedrò se le altre uova si sono schiuse oppure se il mondo dovrà fare a meno di loro...


lunedì 5 maggio 2008

Pane arabo

Un pane morbido e bianco adatto ad essere farcito con salumi.



Ingredienti


500 gr di farina di frumento 00
300 gr di acqua
10 gr di lievito di birra
1 cucchiaino raso di sale
1 cucchiaino raso di zucchero (o malto)

Procedimento

Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida, aggiungerlo alla farina e unire lo zucchero (oppure il malto d’orzo). quindi impastare. Dopo che l’impasto si è un pò amalgamato aggiungere il sale. Lavorare bene in modo da ottenere un impasto elastico e non appiccicoso . Metterlo in una ciotola infarinata, coprire e lasciare lievitare fino al raddoppio oppure per chi ha la macchina del pane eseguire il programma “impasto”. Successivamente dividere l’impasto in otto parti; assottigliare ciascuna parte con un mattarello dello spessore di circa 1 cm. e darle una forma ovale o rotonda. Fare lievitare i panini in una teglia rivestita di carta forno, coperti con uno strofinaccio e lasciare lievitare ancora circa 30 m. Cuocere in forno ben caldo a 250°C. e controllare da vicino la cottura, che durerà circa 10-12 minuti. Gustare caldi questi panini, oppure se servono per il giorno dopo, per lasciarli morbidi, dopo averli raffreddati qualche minuto, si possono mettere in un sacchetto di carta e quindi in un sacchetto di nylon chiuso

sabato 3 maggio 2008

La cova della cinciallegra



Sono così impaziente... ma ancora nulla. Come aggiornamento vi mostro la mamma in posa da "cova". Non è deliziosa? Il nido poi è splendido: ha utilizzato muschio, rametti e tanti fili blu. Se riesco ci vado a metà settimana per vedere se sono nati. Nel frattempo ho scovato un nido di codirosso sopra un contatore della luce. Anche questo fotografato con le uova, con la mamma e con i piccoli che sono già nati!

Seppie con i piselli

Questo piatto ha origini tipiche del nord Africa e probabilmente ha raggiunto l’Italia dal Mediterraneo. Questa è la ricetta che preparo di solito.




Ingredienti

1 kg di seppie o seppioline
500 gr. di piselli freschi senza baccello
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
1 cipollina
peperoncino in polvere
sale e pepe

Procedimento

Dopo aver pulito le seppie, lavarle bene sotto l’acqua corrente, scolarle e tagliarle a pezzetti, salarle e peparle . Mettere sul fuoco un tegame, preferibilmente di coccio, l’olio e la cipollina tritata finemente e farla rosolare per cinque minuti. Aggiungere le seppie, la salsa di pomodoro, un pizzico di peperoncino in polvere, sale e prezzemolo.

Ricoprire a filo con acqua, incoperchiare e lasciare cuocere per 15 minuti. A questo punto versare i piselli lavati e scolati e continuare la cottura a fuoco basso per mezz’ora circa. Punzecchiare le seppie con una forchetta per sentire se sono cotte, altrimenti prolungare di qualche minuto la cottura.
 
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