21 maggio 1989
19 anni fa, una giornata soleggiata: il giorno del mio matrimonio con Paolo. Eravamo davvero giovani: quasi 21 anni io, 25 lui.
Dedico questo racconto proprio a Paolo con cui ho condiviso tutti questi anni, quelli prima e spero, quelli avvenire.
Il nostro viaggio di nozze è stato un po’ fuori dal comune. Non abbiamo programmato tutto nei minimi dettagli come si usa adesso. Abbiamo prenotato solo un traghetto che da Brindisi salpava per Patrasso – Grecia. Dopo 670 km in auto ci siamo imbarcati credendo finalmente di riposarci durante la notte. Macché! Una notte da incubo … si sentiva bussare, ad intervalli di poche ore, energicamente alla porta della cabina e una voce annunciava la fermata imminente: Corfù!, Igoumenista!.. Paxos! L’indomani, giunti a Patrasso siamo sbarcati insieme alla mitica Renault 5 e seguendo un taxi ci siamo fatti accompagnare presso un’agenzia viaggi della quale conoscevamo solo nome e indirizzo comunicatoci da un amico.
I primi tre giorni li abbiamo trascorsi ad Atene, città meravigliosa, caotica e ricca di storia. I restanti giorni a Santorini che abbiamo raggiunto con un volo interno.
Mi tornano alla mente le immagini di noi due che trascinavamo le nostre valige lungo una salita per giungere al nostro alloggio: una stanza senza bagno all’interno ma nel piano come ancora si usava. A parte questo l’isola era davvero meravigliosa: una perla nelle cicladi meridionali, circondata da un mare Egeo blu cobalto. Il villaggio principale Thira era un susseguirsi di caratteristiche case bianche che contrastavano col paesaggio vulcanico e le spiagge nere e tante stradine che lo attraversavano. Ricordo altri 2 villaggi molto carini: Imerovigli e Firostefani.
Una mattina abbiamo fatto un’escursione in nave fino ad una zona ricca di sorgenti sulfuree di acqua calda.. un piacere farci il bagno ma per arrivarci dovevamo tuffarci dalla nave e percorrere a nuoto, nell’acqua piuttosto fredda, qualche decina di metri. Risultato: l’indomani ero a letto con un atroce mal di gola e febbre a 38° e un medico greco a cui dovevo spiegare i sintomi. Siamo tornati a casa in anticipo con un gran dispiacere per aver lasciato in anticipo quella terra, culla della nostra civiltà, disseminata di siti archeologici e dove si pensa che la mitica Atlantide, la città sommersa, sia sepolta proprio lì, a Santorini.
Le foto sono di scarsa qualità essendo diapositive passate sullo scanner… Che invenzione le digitali!
Grecia |
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