giovedì 28 agosto 2008

La casa di nessun luogo



Nel momento di scegliere il nome per il sito mi è venuta in aiuto mia figlia, Chiara, di dieci anni. Aveva appena assistito a una rappresentazione teatrale locale dal titolo “la casa di nessun luogo”, riflessioni sul significato del tempo, tratta dall’opera di Michael Ende “Momo”. Nessun altro nome sarebbe stato più indicato. In realtà avevo ben chiara l’idea di fare conoscere, attraverso le foto, questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Dove ci rifugiamo nei week end per gustarci quella natura ormai scomparsa nelle nostre città. Dove ci si siede a terra, sull’erba, a osservare il vento che muove le fronde degli alberi e i caprioli che verso sera si rincorrono. Dove si taglia ancora la legna come una volta, dove raccolgo le erbette nei campi, e dove stendo il bucato su fili di corda. E’ un piccolo borgo di case circondato da distese sconfinate di boschi e colline… se chiudo gli occhi mi sembra di vedere lo scorrere del tempo delle persone che qui hanno vissuto tanti anni fa e di sentire il profumo del pane cotto nei forni a legna. Si trova a circa 45 km da dove vivo, nel comune di Maiolo, un piccolo paese che conserva ancora le vecchie case di pietra e le sue tradizioni contadine. Di lassù si domina la valle del Marecchia, il Monte Carpegna, Perticara, San Leo, il Monte Fumaiolo e l’Alpe della Luna. Da non dimenticare l’ultima domenica di giugno la Festa del Pane, con visite nei forni a legna sparsi sul territorio e degustazioni tipiche del pane e degli antichi sapori.

maiolo

mercoledì 27 agosto 2008

Marmellata di more

La mia marmellata preferita e quando si avvicina il momento, raccogliere le more è un vero divertimento.



Ingredienti per 4 vasetti da 500 gr:

1,5 Kg di more
600 gr di zucchero
il succo
di un limone

Procedimento:

Lavare le more e metterle in una casseruola d'acciaio con mezzo bicchiere d'acqua. Fate cuocere a fuoco vivace per circa 10 minuti, poi lasciare intiepidire e passare le more al passaverdure a fori medi. Versare il composto ottenuto in una pentola, aggiungere il succo del limone, lo zucchero e mescolare. Fare bollire a fuoco dolce per circa 40-50 minuti mescolando spesso e schiumando. Quando la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza versare la confettura bollente nei vasi di vetro sterilizzati, coprire con un dischetto di carta forno immerso in alcool a 95°, chiudere ermeticamente, mettere il vasetto sottosopra e lasciare raffreddare. Consumare non prima di un mese.

venerdì 22 agosto 2008

Appunti di viaggio: Abruzzo

Da Abruzzo


Con l’attrezzatura per il campeggio, domenica 17 agosto 2008 siamo partiti per visitare una parte dell’Abruzzo, precisamente Caramanico Terme paese compreso nel parco naturale della Majella dove Daniel e Mariana lavorano durante l’estate. Abbiamo montato la tenda al Campeggio “Colle dei Lupi” a Sant’Eufemia a Maiella a circa 900 mt .. la prima notte ho dormito praticamente vestita dal freddo che era! Ci hanno accompagnato nei luoghi più belli tra la natura selvaggia e rigogliosa. La valle del fiume Orfento è a dir poco favolosa con il suo canyon e il fiume gelato dove con coraggio abbiamo fatto il bagno (breve!).

Nel centro storico di Caramanico si posssono ammirare ancora antiche mura, palazzi del 700 e le belle chiese di San Domenico e San Nicola. Abbiamo trascorso una giornata a Campo Imperatore meta sciistica principale dell’Abruzzo ma anche d’estate vi assicuro che è uno spettacolo: un altopiano circondato da cime che arrivano oltre i 2000 m e dove la vegetazione scarsa si è adattata al clima montano. Al ritorno una sosta a Manoppello dove è conservata la tela con il volto di Cristo. Gastronomicamente parlando abbiamo mangiato ottimo pane e formaggi e arrosticini a volontà!


Abruzzo


vf
Avec l' équipement pour le camping, dimanche 17 août nous sommes partis pour visiter une partie de la région Abruzzo précisément Caramanico Terme pays compris dans la parque naturelle de la Majella où Daniel et Mariana travaillent pendant l' été. Nous avons monté la tente au Camping " Col des Loups" à Sainte Eufemia à Maiella environ à 900 mt....la première nuit j'ai dormi pratiquement vêtue car il faisait froid ! Nos amis nous ont accompagné dans les lieux plus beaux parmi la nature sauvage et luxuriante. La vallée du fleuve Orfento est à dire peu fabuleuse avec ses canyon et le fleuve gelé où avec courage nous nous sommes baignés (bref !). Dans le centre historique de Caramanico on peut admirer encore anciens palais du '700 et les belles églises de San Domenico et de San Nicola. Nous avons passé une journée à Champ Empereur destination principal en hiver pour le skieurs mais même en été je vous assure qu'il est un spectacle : un haut plateau entouré de sommets qui arrivent au-delà de 2000 m et où la végétation insuffisante s'est adaptée au climat de montagne. Au retour nous nous sommes arrêtés à Manoppello où est conservée la toile avec le visage de Christ. Nous avons déguster pain et fromages excellents et "arrosticini" ( petits brochettes de viande d'agneau) à volonté!

sabato 16 agosto 2008

Panir o formaggio semplice

Era da un po' che volevo provare a farlo e il risultato mi ha entusiasmata. Questo formaggio è tipico indiano, è semplicissimo da fare e può essere utilizzato in vari modi: al posto della ricotta nei ravioli, nei dolci, oppure mangiato così com'è o aggiungendo, se piace, basilico e spezie varie.



Ingredienti:

1 litro di latte freschissimo intero
circa 8 cucchiaini
di succo di limone

Procedimento:


Portare il latte a leggera ebollizione mescolando per non farlo bruciare. Aggiungere se non si vuole lasciare il panir con sapore neutro anche mezzo cucchiaino scarso di sale, versare il limone avendo cura di mescolare continuamente con un cucchiaio di legno. A questo punto il latte si rapprenderà, separando il siero dalla cagliata. Questo succede nel giro di pochi minuti altrimenti aggiungere qualche altro cucchiaio di limone, uno per volta. Il siero deve risultare piuttosto trasparente e poco lattiginoso. Lasciare ancora un paio di minuti a fiamma bassa poi versare la cagliata in una tela a trama fitta, sciacquarla sotto l'acqua, strizzarla per eliminare l'acqua in eccesso e versarla in una fuscella. Il panir è pronto, può essere lasciato in frigorifero nella fuscella coperto bene oppure mangiato così. A me piace freddo quindi lo lascio in frigo con un peso sopra in modo che si indurisca un po'. Si può aggiungere anche del basilico, o altre spezie, dopo averlo scolato e prima di averlo messo nella fuscella.

Con un litro di latte ho ottenuto circa 150 gr di formaggio.

sabato 2 agosto 2008

2 agosto 1980

Sono stata pendolare per 7 anni fra Rimini e Modena, ogni giorno salivo su un treno al mattino quando ancora era buio. Nel bar della stazione di Bologna, dove talvolta mi fermavo per fare colazione c'era un quadretto, appeso al muro che conteneva queste parole che non ho potuto fare a meno di trascrivere. Il ricordo di un atto terroristico terribile... una strage tremenda, un attentato alla democrazia, avvenuto di sabato, proprio come oggi, il 2 agosto del 1980. Per non dimenticare e tenere sempre vivo il ricordo delle 85 vittime. A Flavia Casadei...





- 2 agosto 1980 -



Palpitava di gente la stazione della bella Bolognaera un mattino azzurro e soleggiato
il 2 agosto di quell’anno 80.
La gente di passaggio era in vacanza
andava o ritornava dalle ferie;
era gente felice e spensierata.

C’erano tutti: bambini, mamme e nonni.
E non solo italiani, svizzeri e tedeschi
ed anche di paesi più lontani.
Gente con credo e sentimenti, certamente diversi
senza nessuna colpa, per certe cose storte che abbiam noi.
Amavano l’Italia e c’erano venuti fiduciosi
d’esser trattati con cordialità.
Nella sala d’aspetto di seconda
gremita di persone con valigie
con pacchi e cento borse
forse non c’era luogo sufficiente
per dare ancora posto ad altra gente.
Ma gli fecero largo urbanamente
e il carnefice entrò fra gli innocenti.
Per fargli gentilmente un po' di spazio
forse una mamma sopra i suoi ginocchi
si mise premurosa la bambina
che sorrideva ignara all’assassino.

La bomba la posò nel posto dato a lui
e demone sorrise, ringraziando.
Poi soddisfatto dell’operato suo
trovò una scusa per allontanarsi
non senza avere prima dato uno sguardo
a tutta quella gente che condannava
senza remissione a morire straziata
lì, nella stazione.
E fu l’apocalisse!
La bomba deflagrò
polverizzò la mamma e la bambina.
Smembrò, decapitò, fece poltiglia informe
di quella gente ignara, fiduciosa e innocente.
Più di 80 persone senza vita
per un non credo politico e bestiale!
Quanta fierezza per il criminale
che aveva assolto bene il suo mandato.
Per ciò, forse, era stato anche pagato.
Cantalo al vento! Cantalo agli inferni
questo eroismo tuo, vile e dannato.
Dillo ai fratelli tuoi: giustizia è fatta! Io sono grande!
Io sono il boia della gran giornata!
Raccontalo ai tuoi figli e dillo alla tua sposa
quanto sei stato grande di viltà
quanto sei stato ignobile
il 2 d’agosto di quell’anno ‘80.
Ma soprattutto guardati allo specchio
e gonfio il petto di soddisfazione
fai un bel sorriso e dillo anche a te stesso!

 
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