sabato 2 agosto 2008

2 agosto 1980

Sono stata pendolare per 7 anni fra Rimini e Modena, ogni giorno salivo su un treno al mattino quando ancora era buio. Nel bar della stazione di Bologna, dove talvolta mi fermavo per fare colazione c'era un quadretto, appeso al muro che conteneva queste parole che non ho potuto fare a meno di trascrivere. Il ricordo di un atto terroristico terribile... una strage tremenda, un attentato alla democrazia, avvenuto di sabato, proprio come oggi, il 2 agosto del 1980. Per non dimenticare e tenere sempre vivo il ricordo delle 85 vittime. A Flavia Casadei...





- 2 agosto 1980 -



Palpitava di gente la stazione della bella Bolognaera un mattino azzurro e soleggiato
il 2 agosto di quell’anno 80.
La gente di passaggio era in vacanza
andava o ritornava dalle ferie;
era gente felice e spensierata.

C’erano tutti: bambini, mamme e nonni.
E non solo italiani, svizzeri e tedeschi
ed anche di paesi più lontani.
Gente con credo e sentimenti, certamente diversi
senza nessuna colpa, per certe cose storte che abbiam noi.
Amavano l’Italia e c’erano venuti fiduciosi
d’esser trattati con cordialità.
Nella sala d’aspetto di seconda
gremita di persone con valigie
con pacchi e cento borse
forse non c’era luogo sufficiente
per dare ancora posto ad altra gente.
Ma gli fecero largo urbanamente
e il carnefice entrò fra gli innocenti.
Per fargli gentilmente un po' di spazio
forse una mamma sopra i suoi ginocchi
si mise premurosa la bambina
che sorrideva ignara all’assassino.

La bomba la posò nel posto dato a lui
e demone sorrise, ringraziando.
Poi soddisfatto dell’operato suo
trovò una scusa per allontanarsi
non senza avere prima dato uno sguardo
a tutta quella gente che condannava
senza remissione a morire straziata
lì, nella stazione.
E fu l’apocalisse!
La bomba deflagrò
polverizzò la mamma e la bambina.
Smembrò, decapitò, fece poltiglia informe
di quella gente ignara, fiduciosa e innocente.
Più di 80 persone senza vita
per un non credo politico e bestiale!
Quanta fierezza per il criminale
che aveva assolto bene il suo mandato.
Per ciò, forse, era stato anche pagato.
Cantalo al vento! Cantalo agli inferni
questo eroismo tuo, vile e dannato.
Dillo ai fratelli tuoi: giustizia è fatta! Io sono grande!
Io sono il boia della gran giornata!
Raccontalo ai tuoi figli e dillo alla tua sposa
quanto sei stato grande di viltà
quanto sei stato ignobile
il 2 d’agosto di quell’anno ‘80.
Ma soprattutto guardati allo specchio
e gonfio il petto di soddisfazione
fai un bel sorriso e dillo anche a te stesso!

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