Nel momento di scegliere il nome per il sito mi è venuta in aiuto mia figlia, Chiara, di dieci anni. Aveva appena assistito a una rappresentazione teatrale locale dal titolo “la casa di nessun luogo”, riflessioni sul significato del tempo, tratta dall’opera di Michael Ende “Momo”. Nessun altro nome sarebbe stato più indicato. In realtà avevo ben chiara l’idea di fare conoscere, attraverso le foto, questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Dove ci rifugiamo nei week end per gustarci quella natura ormai scomparsa nelle nostre città. Dove ci si siede a terra, sull’erba, a osservare il vento che muove le fronde degli alberi e i caprioli che verso sera si rincorrono. Dove si taglia ancora la legna come una volta, dove raccolgo le erbette nei campi, e dove stendo il bucato su fili di corda. E’ un piccolo borgo di case circondato da distese sconfinate di boschi e colline… se chiudo gli occhi mi sembra di vedere lo scorrere del tempo delle persone che qui hanno vissuto tanti anni fa e di sentire il profumo del pane cotto nei forni a legna. Si trova a circa 45 km da dove vivo, nel comune di Maiolo, un piccolo paese che conserva ancora le vecchie case di pietra e le sue tradizioni contadine. Di lassù si domina la valle del Marecchia, il Monte Carpegna, Perticara, San Leo, il Monte Fumaiolo e l’Alpe della Luna. Da non dimenticare l’ultima domenica di giugno la Festa del Pane, con visite nei forni a legna sparsi sul territorio e degustazioni tipiche del pane e degli antichi sapori.
maiolo |
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